
Insegnante italiano o madrelingua: cosa è meglio?
Madrelingua: davvero l’opzione migliore?
Quando ci si accosta allo studio di una lingua straniera, spesso si fa l’errore di ritenere un madrelingua l’opzione più valida, senza o quasi considerare la possibilità di rivolgersi a un insegnante italiano.
Intendiamoci: gli insegnanti madrelingua sono utilissimi, per non dire fondamentali nell’apprendimento di una lingua straniera — specialmente per rispondere ad alcune precise esigenze, come ad esempio quella di preparare una certificazione per ottenere il livello C2 nella lingua di studio.
Docente italiano: un’ottima risorsa
Ci sono però anche elementi che rendono la situazione un po’ più variegata – per questo, gli insegnanti italiani non sono affatto da sottovalutare. Parliamo ovviamente in entrambi i casi di insegnanti altamente competenti, che abbiano alle spalle studi in materia e che abbiano fatto esperienza in questo specifico settore.
Questo perché insegnanti, in ogni caso, non ci si può improvvisare! … nemmeno se si ha la piena conoscenza della propria lingua madre.
Quali sono allora le ragioni per cui è importante prendere in considerazione un insegnante italiano? E quali sono le esigenze che è possibile risolvere grazie a questa soluzione?
Perché scegliere un docente italiano: maggiore immedesimazione
Un insegnante non-madrelingua è stato a suo tempo studente della lingua che insegna, e quindi riesce meglio di chiunque altro a mettersi nei panni di chi la sta apprendendo.
Insomma, capisce quali possono essere le difficoltà, le eventuali frustrazioni, ma anche i metodi migliori per lavorare con soddisfazione su una lingua straniera.
Questo risulta particolarmente utile soprattutto nelle fasi iniziali dell’apprendimento, per livelli di conoscenza elementari e intermedi. Le difficoltà da affrontare in queste fasi sono tante, e avere l’appoggio di una persona che le ha vissute e superate in prima persona è un aiuto davvero impagabile.
Qualche esempio
Prendiamo l’esempio di lingue come il tedesco e il russo, che presentano una flessione nominale – insomma, quello che comunemente viene chiamato “declinazione”, e che è assente nella lingua italiana. Imparare queste strutture non è per lo studente solo uno sforzo di memoria (memorizzare le desinenze per ogni caso), ma anche concettuale. Prevede infatti di imparare a pensare alla frase in un modo completamente diverso.
Lo stesso vale, sempre nel russo, per il sistema verbale basato sull’idea di aspetto più che di tempo, un concetto totalmente alieno per gli italofoni. O per la pazza grafia della lingua francese, o gli accenti dello spagnolo.
Per un madrelingua tutti questi elementi sono naturali, perché appresi e usati fin dalla nascita e non guadagnati a fatica nel tempo.
Immaginiamo l’opposto: tu saresti in grado di spiegare perché in italiano esistono due verbi ausiliari, essere e avere, e perché si dice “ho mangiato” ma “sono andato”? Qual è la differenza tra i due?
Se la risposta è “non saprei”, ecco un perfetto esempio di quanto stiamo dicendo: da madrelingua, diamo per scontate molte cose perché “ho sempre detto così”, ma non siamo in grado di spiegarle, o di immedesimarci nella difficoltà di chi le sta incontrando per la prima volta.
Perché scegliere un insegnante italiano: possibilità di confronto
Non solo un insegnante non-madrelingua è già passato dalla stessa esperienza, ma può anche usare questa sua esperienza per aiutare lo studente grazie a un punto di vista simile. Questo perché è possibile fare parallelismi tra quelle che sono le costruzioni linguistiche italiane e quelle della lingua target.
Spesso sentiamo dire che tradurre, quando si impara una lingua straniera, è sbagliato. E in parte è vero: se non ci si sforza di usare una lingua sempre, anche come mezzo dell’apprendimento stesso e non solo come fine, i progressi saranno più lenti.
Ecco perché in Lingue dal Mondo prediligiamo sempre lezioni svolte quanto più possibile nella lingua che si sta insegnando.
Questo non vuol dire però che fare riferimento alla propria lingua madre sia sbagliato, anzi! Noi esseri umani apprendiamo spesso per confronti più che per vie assolute, e quindi avere di tanto in tanto un riferimento all’italiano può essere di grande aiuto.
Citiamo come esempio la differenza, in inglese, tra il present perfect e il past simple, i due principali tempi passati.
Una differenza che, concettualmente, in italiano non esiste. Ed è proprio partendo dagli errori che comunemente fanno gli italiani che è possibile far passare meglio il concetto.
Insegnante madrelingua: e la pronuncia?
Questo è uno degli aspetti che più preoccupano chi si accosta allo studio di una lingua straniera: se non studio con un insegnante madrelingua, come farò ad avere una buona pronuncia?
Partiamo dal presupposto che anche un insegnante non madrelingua può avere un’ottima pronuncia, praticamente indistinguibile da quella di un parlante nativo.
In secondo luogo, per molte lingue è opportuno chiedersi: ma di quale pronuncia nativa stiamo parlando? Prendiamo l’esempio della lingua inglese e scegliamo come modello di riferimento per la pronuncia il classico BBC English (di gran lunga la variante più diffusa nell’insegnamento nelle scuole italiane). Se questo è il nostro modello per la pronuncia perfetta, allora potremmo dire che la stragrande maggioranza degli abitanti degli Stati Uniti, dell’Australia, della Nuova Zelanda e del Canada non ha una buona pronuncia. E lo stesso vale anche per gran parte dei sudditi di Sua Maestà, proprio nel nativo Regno Unito.
Questo perché l’ideale di una pronuncia perfetta è, appunto, un ideale – un riferimento standardizzato ma che raramente rappresenta la totalità dei parlanti.
Il recente trend degli enti linguistici
Inoltre sempre più, anche a livello di prestigiosi enti come British Council e Cambridge Assessment, si sta osservando un’evoluzione sulla concezione della pronuncia. Ormai si tende quasi a prediligere chi ha un’inflessione che rispecchia la propria origine, più che adattarsi a una pronuncia standardizzata e, se vogliamo, astratta.
Insomma, come abbiamo visto, la situazione è molto più complessa di quanto si pensi.
La scelta è anche molto personale, e chiaramente dipende da molti fattori.
L’importante è scegliere consapevolmente, facendosi aiutare da professionisti.
Olga, teacher & SMM @ Lingue dal Mondo
Sedriano
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