
Lingue con alfabeti diversi: difficoltà e falsi miti
Russo, cinese, giapponese… in che modo l’utilizzo di un diverso alfabeto rende la lingua difficile da imparare? Oppure: davvero il sistema di scrittura utilizzato in queste lingue è ciò che le rende così complesse, e le lingue con alfabeti diversi sono così difficili?
Confrontandoci con gli studenti ci capita spesso di sentire di chi non si imbarca nello studio di una lingua straniera proprio perché spaventato dal diverso alfabeto.
L’apprendimento di un sistema di scrittura diverso è certamente un passo aggiuntivo che alcune lingue straniere presentano – ma siamo sicuri che sia sempre così decisivo nello stabilirne la difficoltà?
Al netto del fatto che ogni situazione è diversa e la complessità è senza dubbio soggettiva, vogliamo fare un po’ di chiarezza sulle possibili difficoltà di alfabeti diversi da quello che siamo abituati a utilizzare.
Cos’è davvero un alfabeto?
Siamo abituati a utilizzare il termine “alfabeto” per indicare qualsiasi insieme di segni che permette a una persona di mettere per iscritto un determinato messaggio. Parliamo quindi di alfabeto latino, greco, cirillico, cinese e arabo.
In realtà, si tratta di un’inesattezza: un “alfabeto” è solo una specifica tipologia di sistemi di scrittura esistenti, e non tutti quelli che abbiamo appena elencato ne fanno parte.
Possiamo correttamente parlare di alfabeto solo quando utilizziamo un sistema di scrittura in cui a ogni suono corrisponde una lettera, e che prevede lettere diverse per indicare consonanti e vocali.
Alcuni esempi di alfabeto:
- Latino (utilizzato in italiano, spagnolo, inglese, francese, tedesco, e molte altre lingue)
- Greco
- Cirillico (utilizzato in russo, ucraino, serbo, e molte altre lingue slave e non)
- Hangul (utilizzato per scrivere la lingua coreana)

Se un alfabeto viene utilizzato per scrivere più lingue, può poi presentare alcune variazioni. Si pensi alla lettera “ç”, utilizzata nell’alfabeto latino in francese e catalano, oppure al grafema “ñ” tipico della lingua spagnola ma assente, per esempio, in italiano e tedesco.
Al di là di queste possibili varianti, gli alfabeti sono sicuramente il sistema di scrittura a noi più familiare per funzionamento. Avremo quindi sicuramente più facilità nell’apprendere una lingua che utilizza il nostro stesso alfabeto (inglese, francese, spagnolo, tedesco), seppur con qualche variazione.
Anche nell’approcciare un alfabeto diverso (russo, per esempio), dovremo fare lo sforzo di memorizzare segni diversi, ma alla base troveremo la stessa logica a cui siamo abituati.
Ma quali sono gli altri sistemi di scrittura? In quali lingue vengono usati?
Vediamo qualche esempio.
Abjad, abugida e sillabari: cosa sono e dove si usano
Al contrario di un alfabeto, un abjad è un sistema di scrittura in cui vengono usati segni (lettere) solo per le consonanti; la scrittura delle vocali può essere del tutto assente, parziale oppure opzionale. Sta poi al lettore intuire quali siano le vocali che completano la parola.
Gli esempi più famosi di abjad sono quelli usati per la lingua araba ed ebraica.

Negli abugida, invece, anche le vocali vengono scritte, ma esse risultano “saldate” alle consonanti, a differenza di quanto avviene negli alfabeti.
Se avete mai visto film di Bollywood o mangiato in un ristorante thailandese, molto probabilmente vi sarete anche imbattuti in un abugida. Hindi, Thai e molte altre lingue (soprattutto dell’Asia) vengono scritte in questo modo.
Se invece amate i manga e gli anime, sicuramente avrete incontrato esempi di sillabari: hiragana e katakana, usati per la lingua giapponese.
Anche in un sillabario vocali e consonanti sono “saldate”, ma dando vita a un segno che nulla lascia intuire degli elementi da cui è composto.
Studiare queste lingue presenta senza dubbio alcune ulteriori difficoltà rispetto a quelle che utilizzano l’alfabeto latino. Al di là del numero specifico di segni previsti in uno specifico sistema di scrittura, lo studente deve prima di tutto abituarsi a una logica completamente diversa da quella a cui è abituato.
E invece il cinese come si scrive?
La lingua cinese (o meglio, le lingue cinesi, anche considerando solo il mandarino e il cantonese) rappresentano invece un caso ancora diverso. I segni che permettono di scriverle sono davvero numerosi (diverse migliaia) e possono rappresentare un sillaba, un oggetto fisico, un concetto astratto, o una specifica pronuncia.
Sicuramente, per chi è abituato all’alfabeto latino, si tratta di una differenza non da poco!
Lingue con sistemi di scrittura diversi: sono davvero difficili?
Come si sarà compreso da questa panoramica, la risposta è: dipende. Oltre che dal caso dello studente specifico, anche la specifica lingua o sistema di scrittura influiscono molto sulla percezione della difficoltà.
Se restringiamo il campo alle lingue europee, sicuramente possiamo tirare un sospiro di sollievo: si tratta sempre di alfabeti!
In particolare:
- Molte delle lingue europee utilizzano l’alfabeto latino, anche se con alcune piccole variazioni.
- Il russo e altre lingue slave (così come il greco, che magari qualcuno ha studiato a scuola nella forma antica) utilizzano alfabeti propri, ma molto simili a quello latino.

In particolare, l’alfabeto cirillico apparirà piuttosto familiare a chi già utilizza quello latino – e se si conosce anche quello greco le somiglianze si vedono ancora di più. Basterà poi focalizzarsi sulle lettere completamente nuove (per esempio, segni come ы, щ oppure ю), o a quelle che traggono in inganno perchè assomigliano alle nostre ma in realtà rappresentano un suono del tutto diverso (per esempio, H).
Le principali difficoltà della lingua russa, a nostro avviso, non stanno nell’alfabeto, quanto più che altro nel sistema verbale basato sull’aspetto e nella flessione di sostantivi e aggettivi. Lo stesso vale per lingue che utilizzano un alfabeto diverso dal nostro, ma che hanno anche una grammatica molto complessa.
Stesso alfabeto ma diversa pronuncia
Un altro fattore da considerare, a nostro avviso, è la diversità di pronuncia, o meglio la non corrispondenza tra scrittura e pronuncia.
Quanti, studiando inglese o francese, si sono messi le mani nei capelli perchè “le parole non si scrivono come si pronunciano”, tra vocali che saltano e segni che cambiano pronuncia a seconda della parola?
Anche questo è un elemento da tenere a mente quando si considera le difficoltà che possiamo incontrare quando impariamo a scrivere una lingua. A volte il sistema di scrittura in sè ci è molto familiare, ma questo non significa che non sia privo di insidie.
Come studiare una lingua straniera nel modo migliore
Insomma, certamente l’utilizzo di un sistema di scrittura diverso influisce sulla difficoltà di una lingua. Oltre a questo, però, ci sono molti altri elementi da considerare, e che concorrono a rendere il percorso più agevole o impervio.
Se ti vuoi cimentare con una nuova lingua e le possibili difficoltà ti spaventano, contattaci – costruiremo insieme il percorso più adatto a te.
Olga, teacher & SMM @ Lingue dal Mondo
Sedriano
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