
Come studiare più lingue contemporaneamente
Diversi nostri studenti si trovano nella situazione di dover (o voler) imparare più lingue contemporaneamente.
Che sia per esigenze scolastiche – ricordiamo che alle scuole medie inferiori, per esempio, è ormai obbligatorio studiare due lingue straniere, esigenze lavorative o semplicemente per interesse personale, la volontà di migliorare su più di una lingua è piuttosto diffusa.
Come si può gestire questo processo nel modo più efficace?
Partiamo da due punti essenziali:
- Quando parliamo di “studiare” due lingue, non intendiamo necessariamente impararle da zero a un livello avanzato. La padronanza completa non è certo l’unico obiettivo valido da considerare: prima di esso ci sono tanti piccoli step altrettanto soddisfacenti a cui lavorare.
Per esempio, anche passare da un livello A2 a B1 è un progresso! Sulla questione dei livelli di conoscenza e di come questi influiscono sull’apprendimento di più lingue torneremo poi più tardi. - Quelli che andremo a tratteggiare sono solo dei consigli nati dall’esperienza pluriennale con i nostri studenti, ma non è detto che si adattino a tutti!
Ogni caso è diverso, e se vuoi capire meglio come strutturare il tuo percorso di apprendimento, la cosa migliore è contattarci per studiare insieme la soluzione a misura delle tue esigenze.
Dopo questa premessa, passiamo ora alla parte pratica con qualche consiglio.
Alterna le lingue su periodi medio-lunghi
Il primo consiglio è sicuramente quello più semplice da applicare: focalizzarsi su una sola lingua per volta.
Questo non significa ovviamente dimenticare l’altra o abbandonare l’idea di impararla. Piuttosto, tenerla “in pausa” e dedicare un periodo più o meno lungo (almeno qualche mese) allo studio di una sola, per poi fare il contrario.
Questa soluzione non è, ovviamente, la migliore per chi ha la necessità di portare avanti tutte le lingue contemporaneamente, specialmente per ragioni esterne su cui non si ha controllo.
Pensiamo per esempio a bambini e ragazzi che studiano almeno due lingue a scuola o in università.
Tuttavia, si tratta di una soluzione particolarmente vantaggiosa per chi, non avendo particolari vincoli o scadenze, riesce molto bene a concentrarsi su un elemento singolo, focalizzando su questo attenzione ed energie. In caso contrario, in presenza di tanti stimoli diversi e magari poco tempo da dedicare a ciascuno, l’attenzione e, quindi, i risultati, potrebbero risentirne.
Impara una delle due lingue a livello intermedio
Una variante del punto precedente consiste nel dedicarsi sempre a una lingua per volta, ma senza darsi una suddivisione su base temporale, quanto piuttosto di livello.
L’idea è quella di dedicarsi allo studio di una lingua arrivando fino a un livello intermedio – quindi consolidare le basi e mettersi nelle condizioni di poter già utilizzare questa lingua per comunicare.
Una volta raggiunto questo livello, mettere la lingua in pausa e tenerla in un regime di mantenimento (importantissimo, altrimenti ci si dimentica tutto subito!) e focalizzare le proprie energie sull’altra.
Questo metodo presenta gli stessi pro e contro del precedente, per cui non andremo a dilungarci troppo.
Inoltre, permette di ovviare a un’altra possibile difficoltà: i grandi sforzi da fare nel momento in cui si deve imparare una lingua da zero, che in caso di due lingue sarebbero duplicati. Questo perchè, iniziando la seconda lingua solo dopo aver raggiunto un discreto livello nella prima, avremo modo – come dicevamo poco fa, di dedicare alla prima solo sforzi “di mantenimento”, e concentrando tutte le energie sulla “fondamenta” della seconda.
Portando a un buon livello una lingua per volta, diamo quindi la possibilità alla nostra mente di fare sforzi di tipo diverso, e quindi in un certo senso di “riposarsi” maggiormente.
Usa una lingua per imparare l’altra
Per i più temerari esiste anche un’interessante altra opzione: imparare una lingua a livello intermedio, e poi utilizzarla come base per imparare l’altra.
Per esempio, studiare russo o tedesco su libri e materiale scritti in inglese.
L’inglese è, in questo caso, la nostra lingua già appresa a livello perlomeno intermedio o addirittura avanzato, praticata in un regime di mantenimento (la si mantiene attiva, ma senza dedicare tutti i nostri sforzi ad alzare il suo livello).
Questo mantenimento avviene proprio grazie ai materiali scritti in questa lingua, che però sono funzionali all’apprendimento, a partire da un livello base, di un’altra.
Una soluzione senza dubbio un po’ più impegnativa delle altre, ma che permette di “catch two birds with one stone”.
Alterna le lingue con il metodo 20/80
Infine, un altro modo in cui poter gestire efficacemente le due lingue: studiarle contemporaneamente, ma dedicando maggiore attenzione a una (80%) e un’attenzione minore all’altra (20%).
In questo caso non si deve trattare necessariamente di una scelta fatta sulla base del livello a cui già si conosce la lingua (il 20% dell’energia non deve essere dedicato per forza a quella che già si conosce di più). Può essere una scelta fatta, magari, semplicemente sulla base della lingua che in quel momento ci interessa di più o è più “urgente”.
Insomma, tutte queste soluzioni, seppur diverse, vanno in un’unica direzione: ripartire in modo efficace sforzi ed energia tra le due lingue, in modo da trarne il massimo.
Scandire delle priorità e organizzare quindi il proprio studio è fondamentale per raggiungere i risultati che ci si è prefissati senza impazzire.
Studiare più lingue insieme: a cosa fare attenzione
Riassumendo, quali sono i fattori che possono influire quando si organizza lo studio di più lingue nello stesso momento?
- Il livello. Studiare contemporaneamente due o più lingue partendo da zero richiede senza dubbio grandi sforzi. Portare prima una lingua a un livello intermedio permette non necessariamente di fare meno fatica poi, ma almeno di differenziare gli sforzi che si andranno a fare, permettendo quindi alla nostra mente di lavorare meglio.
- La loro somiglianza. Vero è che imparare due lingue simili tra loro può facilitarne l’apprendimento (pensate a chi ha studiato il francese conoscendo già un po’ di spagnolo, oltre all’italiano), ma se le lingue sono troppo simili e – di nuovo, se con entrambe si parte da zero, è anche più facile confondersi.
Ovviamente, come dicevamo all’inizio, si tratta di tendenze e consigli di massima: non è detto che siano l’unico modo per avere successo!
Così come ogni studente è diverso e con una storia unica, non esiste un solo metodo che possa sempre andare bene per tutti.
L’importante è trovare ciò che funziona per sè. In questo può sicuramente aiutare il supporto di professionisti – quindi, se non sai come organizzare il tuo studio di una o più lingue e vorresti capire come organizzarti al meglio, contattaci! Ne discuteremo insieme e troveremo la soluzione che si adatta meglio alle tue esigenze.
Olga, teacher & SMM @ Lingue dal Mondo
Sedriano
Seguici sui social | Facebook Instagram LinkedIn